ESEGUIAMO ESPORTAZIONI DI CISTI SERBACEE, EPIDERMOIDI, TRICHILEMMALI, LIPOMI E GRANI DI MIGLIO.
C’è spesso molta confusione nell’utilizzo di questi termini:
Cisti: formazione patologica, congenita o acquisita, caratterizzata da una cavità chiusa a pareti proprie e a contenuto vario, in genere liquido o semisolido.
Cisti epidermoide: formazione cistica di origine infundibulare, con una parete caratterizzata da un epitelio pavimento stratificato della stessa natura dell’epidermide, dotato di una strato granuloso e producente un materiale cheratinico stratificato che riempi la cavità cistica. Fanno parte di questa famiglia le cisti dell’acne e delle regioni seborroiche, caratterizzate dalla presenza sulla superficie esterna di un orifizio, e i grani di miglio (o “milium” al singolare, “milia” al plurale)
Cisti trichilemmale (cisti pilare): conosciuta come anche “natta”, è una cisti che ha origine dalla porzione istmica del follicolo pilifero che si ritrova generalmente nel capillizio. Sono spesso multiple e spesso c’è una predisposizione genetica trasmessa da almeno uno dei due genitori.
Cisti sebacea: ha origine dalla proliferazione delle ghiandole sebacee del follicolo pilifero e sono caratteristiche di una malattia rara che è lo steatocistoma multiplo o sebocistomatosi.
Lipoma: è un tumore benigno del tessuto adiposo molle, comprimibile, mobile; può raggiungere grandi dimensioni, anche 20 cm, e localizzarsi dappertutto. Noi eseguiamo l’asportazione di piccoli lipomi sovrafasciali, previa ecografia dei tessuti molli di conferma.
Nel corso della prima visita dermatologica il dermatologo verificherà il tipo di cisti o di lipoma, la posizione e quindi i rischi connessi all’intervento e il tipo di intervento praticabile.
Oggigiorno esistono due tipi di interventi:
1- la classica enucleazione: che consiste nell’utilizzo di anestesia locale per infiltrazione, incisione con il bisturi, estrazione della cisti, punti di sutura.
2- trattamento al plasma: utilizzo del Plexr con o senza anestesia, estrazione di una piccola cisti da un microforo in aree con cute sottile, chiusura per seconda intenzione (senza punti di sutura). Questa tecnica la utilizziamo per molte altre imperfezioni e neoformazioni cutanee: per maggiori informazioni leggi la pagina dedicata agli xantelasmi.
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